PAOLO GHIDONI
e il suo TEATRO IN DIALETTO
Commedia in tre atti in dialetto mantovano-reggiano


E’ la prima opera teatrale di Paolo Ghidoni, scritta nel 1968 e rappresentata a partire dal 1976, prima dalla Filodrammatica di Formigosa (MN) e, successivamente, dal Gruppo “Teatro Aperto” di Moglia e da altre compagnie teatrali della zona.
MEROPE
ACHILLE, suo fratello
IRENE, moglie di Achille
DIANA, la figlia
GIORDANO, il figlio
ROBERTO, fidanzato di Diana
NARCISO, amico di Achille
BARBARA, nipote milanese
NESTORE, padre di Roberto
LEDA, madre di Roberto
ULISSE, fratello di Irene
TERESINA, madre di Narciso
BOBO, il ragazzo di Barbara
MEROPE: Tipica quarantenne che si appresta a diventar zitella.
ACHILLE: Un po’ più anziano della sorella. Faccia ed atteggiamenti da onesto lavoratore.
IRENE: Ha l’aspetto e la saggezza della “buona” donna del popolo.
DIANA: Bella ragazza vestita secondo la moda contestatrice del tempo.
GIORDANO: Poco più che un ragazzino. Capelli lunghi.
ROBERTO: Ragazzo sui venticinque. Capelli lunghi e indumenti molto “casual”.
NARCISO: Uomo di mezz’età dai modi impacciati. Il vestiario è mal combinato e piuttosto trasandato.
BARBARA: Tipica ragazza “hippy” vestita in modo molto originale.
NESTORE: Quasi anziano, tipo signorile, falsamente affabile.
LEDA: Signora molto ignorante e tracotante dall’eleganza pacchiana.
ULISSE: Simpatico signore di mezz’età con gli atteggiamenti tipici dell’emigrante arricchito.
TERESINA: Vecchietta vestita di nero; cammina appoggiandosi su un bastone, tutta piegata su un fianco.
BOBO: Giovane piuttosto “suonato” con capigliatura ed abbigliamento decisamente strambi.
Amori e intrighi in una famiglia operaia degli anni sessanta. Sullo sfondo di una contestazione giovanile bonacciona e paesana, due donne di età diversa vivono le loro storie d'amore. Mille ostacoli di natura economica e generazionale si frappongono alla realizzazione dei loro sogni, ma alla fine sapranno uscirne nel migliore dei modi sfruttando a loro vantaggio gli equivoci e le divertenti situazioni che abbondano nei tre atti della commedia.


La vicenda si svolge alla fine degli anni ’60
in un paese del Basso Mantovano


Scena unica per i tre atti: soggiorno in casa di operai, arredato con modestia. Due porte a sinistra, una a destra, una finestra sul fondo.
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